
INTERNATIONAL ACADEMY OF UNDERWATER SCIENCES AND TECHNIQUES ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI SCIENZE E TECNICHE SUBACQUEE

Conferiti i Tridenti d’Oro e l’Academy Award 2025
L’ACCADEMIA A MARE NORDEST 2025
Si è svolta la “4^ Rassegna Internazionale delle Attività Subacquee” curata dall’AISTS – Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee nel corso della quale sono stati conferiti i Tridenti d’Oro, massimi riconoscimenti nel settore, insieme all’Academy Award, riservato a enti e organizzazioni distintisi in ambito subacqueo.
Giunta alla sua quarta edizione, la Rassegna ideata dall’AISTS in sinergia con Mare Nordest – che celebrava a sua volta il quattordicesimo anno – ha offerto ancora una volta il contesto più rappresentativo per premiare figure che hanno segnato in modo significativo il progresso delle attività sottomarine. La cerimonia si è tenuta a Trieste, in piazza Unità d’Italia, e ha avuto il suo avvio nella mattinata di venerdì 23 maggio con la conferenza stampa inaugurale presso il salone di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia. I riconoscimenti – consegnati personalmente dal Presidente dell’Accademia Paolo Ferraro – sono stati accompagnati dalla lettura pubblica delle motivazioni e dalla consegna della tradizionale spilla tridentina. I destinatari 2025 sono stati: Giulia Boetto, François Guerrero, Veselin Mijajlović, Stefano Furlani e l’organizzazione Jonian Dolphin Conservation (Academy Award).

Gli Accademici presenti alla 4^ Rassegna.
Romano Barluzzi,
Vittorio Pollazzon JDC,
Andrea Alpini,
Alberto Villa,
Paolo Ferraro,
Stefano Furlani,
Fabrizio Antonioli,
Giulia Boetto,
Giuseppe Mastronuzzi,
François Guerrero,
Neven Lukas.
Non presente nella foto Veselin Mijajlović
Giulia Boetto
Il primo Tridente d’Oro è stato conferito a Giulia Boetto per i suoi meriti scientifici nell’archeologia subacquea. Archeologa italiana di fama internazionale, Boetto ha svolto gran parte della sua carriera in Francia, dove è Direttrice di ricerca presso il CNRS e guida il Centre Camille Jullian, centro di eccellenza per lo studio dell’archeologia marittima. Laureata in Lettere Classiche all’Università di Torino e pecializzata in Archeologia Classica, è oggi una delle maggiori esperte di architettura navale antica.
Dal 2004 coordina il progetto sui relitti dell’antico porto di Napoli, e nel 2007 ha dato vita al programma “Adriboats”, in collaborazione con istituzioni croate, finalizzato alla ricostruzione e allo studio delle antiche imbarcazioni dell’Adriatico. Il progetto ha ricevuto nel 2024 il prestigioso premio della Fondazione Simone e Cino Del Duca. Boetto è docente nel master MoMArch, dirige la rivista “Archaeonautica” e ha all’attivo numerose pubblicazioni. La sua figura incarna l’internazionalità e il rigore scientifico propri del Tridente d’Oro, rappresentando al contempo il fascino dell’indagine storica nel mondo subacqueo.
François Guerrero
Il secondo Tridente d’Oro è stato conferito a François Guerrero, per il suo rilevante contributo alla fisiologia subacquea e alla sicurezza in immersione. Professore presso l’Université de Bretagne Occidentale a Brest, Guerrero insegna fisiologia applicata alla prevenzione e co-dirige dal 2014 il laboratorio ORPhy, specializzato nello studio dei meccanismi fisiologici in condizioni estreme.
Il suo lavoro si concentra in particolare sulla malattia da decompressione (DCS), analizzata mediante modelli cellulari e animali, con ricadute applicative nei protocolli per immersioni sicure. Durante il progetto europeo PHYPODE, Guerrero ha indagato il ruolo dell’endotelio nella DCS, aprendo alla genetica come nuovo fronte di studio. Subacqueo attivo dal 1983, è membro di MedSubHyp e dell’EUBS.
Nella foto a sinistra Carla Binelli Tridente d’Oro 2022 traduttrice del Prof.Guerrero a destra
Veselin Mijajlović
Il Tridente è stato conferito a Veselin Mijajlović per la sua straordinaria esperienza nel campo dello sminamento subacqueo. Di origine montenegrina, Mijajlović vanta una carriera pluridecennale nella neutralizzazione di ordigni esplosivi in ambienti marini ad alto rischio. Il suo operato ha avuto un impatto diretto sulla sicurezza delle comunità costiere e sulla protezione degli ecosistemi.
Ha operato in numerose aree critiche, contribuendo alla bonifica di fondali e al recupero della fruibilità marittima. Impegnato anche nella formazione di nuove leve, è considerato a livello internazionale un punto di riferimento per le tecniche di sminamento subacqueo. L’intervento in sala ha suscitato grande emozione, evocando l’importanza della pace e del valore civile di competenze nate in ambito militare.
Stefano Furlani
Geografo fisico e subacqueo, docente presso l’Università degli Studi di Trieste. Il riconoscimento è legato al suo innovativo approccio allo studio della geomorfologia costiera. Laureato con una tesi in geomorfologia, Furlani ha poi conseguito un dottorato in Geomatica. Dal 2017 è docente presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze.
Nel 2012 ha ideato il progetto GEOSWIM, che prevede il monitoraggio geomorfologico di tratti di costa mediante nuoto in snorkeling lungo i 25.000 km del Mediterraneo. Il progetto integra il rigore scientifico con la partecipazione diretta dei cittadini, configurandosi come un pioniere della citizen science applicata al mare.
GEOSWIM ha contribuito a rivalutare lo snorkeling come strumento di ricerca, introducendo dispositivi come il barchino da rilevamento, galleggiante che consente la raccolta di dati e immagini georeferenziate. Il database derivante da GEOSWIM contiene oggi milioni di fotogrammi. Furlani ha avuto un ruolo determinante nel promuovere l’uso consapevole e scientifico dello snorkeling, oggi riconosciuto come disciplina a pieno titolo nelle scienze naturali.
Jonian Dolphin Conservation
Conferito l’Academy Award 2025 all’associazione Jonian Dolphin Conservation, rappresentata dal presidente Vittorio Pollazzon e dal fondatore Carmelo Fanizza. Attiva dal 2011 nel Golfo di Taranto, JDC si occupa dello studio e della tutela dei cetacei e ha condotto oltre 2500 giornate di monitoraggio, documentando 2400 avvistamenti di sette specie diverse.
Iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche, l’associazione ha pubblicato oltre 60 lavori scientifici. Utilizza idrofoni subacquei per il rilevamento acustico dei cetacei e coinvolge ogni anno circa 6000 partecipanti da tutto il mondo in attività di citizen science a bordo di catamarani da ricerca. L’associazione si distingue per la capacità di fondere rigore scientifico, educazione ambientale e partecipazione attiva nella salvaguardia dei mammiferi marini e dell’ecosistema del Mar Ionio.
Fin qui i nuovi Tridenti e l’Award come neo-componenti dell’Accademia. Ma, com’è ormai consuetudine da quattro anni a questa parte, Mare Nordest 2025 oltre alle rispettive relazioni-spettacolo dei tridenti, ha fatto registrare – in quanto 4^ Rassegna Internazionale delle Attività Subacquee – l’intervento di svariati altri esponenti d’eccellenza della moderna subacquea, espressioni di altrettanti “mondi marini” e modi di vivere il “mare di sotto”.
Nella foto da sinistra Carmelo Fanizza, Paolo Ferraro, Vittorio Pollazzon
COMSUBIN, basta la parola!
Nel quadro delle attività di Mare Nordest 2025, il c.a. Stefano Frumento, nella foto, Comandante del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” (COMSUBIN), della Marina Militare Italiana ha incontrato gli studenti dell’Istituto Nautico di Trieste. Il seguitissimo intervento, supportato da un cortometraggio di grande impatto, girato con standard cinematografici, ha illustrato la complessità delle operazioni svolte dai gruppi GOS (Gruppo Operativo Subacquei) e GOI (Gruppo Operativo Incursori), che costituiscono il cuore del Raggruppamento e, grazie alle loro rispettive competenze, sanno ricondurre all’ordinario la straordinarietà di missioni subacquee d’ogni tipo.
Con l’emergere di nuove esigenze strategiche, tra cui la sorveglianza di infrastrutture subacquee sensibili, nonché l’affermarsi di nuove realtà di riferimento come il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, il ruolo di COMSUBIN si è ampliato, includendo anche applicazioni civili. L’auspicio emerso è che occasioni divulgative come questa possano ispirare i giovani a considerare un futuro professionale all’interno di forze specializzate della Marina Militare, come il COMSUBIN.
Andrea Murdock Alpini, l’esploratore e documentatore di relitti
Andrea Murdock Alpini, Tridente d’Oro 2024, ha partecipato a Mare Nordest 2025 presentando la conferenza “I relitti di Trieste nello Stretto di Messina”. Con il consueto taglio narrativo e documentaristico, Alpini ha raccontato le storie della motonave Viminale e del piroscafo Carlo Martinolich, affondati durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’autore ha illustrato il lavoro di ricerca archivistica compiuto su fonti italiane, ungheresi e britanniche, e le recenti immersioni condotte con Andrea Fattore, durante le quali sono stati documentati i relitti situati tra i 105 e i 107 metri di profondità. Alpini ha espresso anche il desiderio di riportare all’attenzione il relitto del transatlantico REX, oggi interrato in acque slovene, auspicando una nuova fase di riscoperta storica nel “mare delle tre nazioni”.
La Primatista di Apnea Sanda Delija
A suscitare grande interesse è stato l’incontro con Sanda Delija, campionessa di apnea, che ha condiviso le sue perienze più recenti, tra cui l’impresa compiuta nel lago Baikal in Siberia. Il 17 marzo 2025, sotto uno spesso strato di ghiaccio, ha stabilito proprio lì un nuovo record mondiale AIDA con un’immersione a -55 metri. Ha poi superato se stessa il 4 maggio, nelle acque delle Filippine, raggiungendo la profondità di -103 metri in Free Immersion. Delija ha raccontato le emozioni e le difficoltà affrontate, descrivendo il lago come un ambiente surreale, dove anche il suono del ghiaccio diventa parte dell’esperienza. L’incontro è stato arricchito da riflessioni sul significato della disciplina e della resilienza.
Marevivo, le Reti Fantasma e molto altro ancora…
Massimiliano Falleri, ha tenuto un intervento dedicato al progetto “Operazione Reti Fantasma”, illustrando gli obiettivi e i risultati raggiunti. L’iniziativa mira al recupero delle reti da pesca abbandonate (ALDFG), responsabili di gravi danni agli ecosistemi marini.
Falleri ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra diving center, istituzioni e volontari per contrastare questo fenomeno. Le reti abbandonate possono causare la morte di migliaia di mammiferi marini e uccelli ogni anno. Marevivo è attiva in questo ambito fin dal 1989, con progetti di monitoraggio, prevenzione e sensibilizzazione. Gli organizzatori di Mare Nordest hanno espresso la loro gratitudine per il costante supporto offerto dall’associazione.
Mare Vivo ha ottenuto l’Academy Award nel 1991.
Nascita e sviluppo della Subacquea Tecnica by Fabio Ruberti
Fabio Ruberti, Tridente d’Oro 2021, ha proposto una riflessione sull’evoluzione della subacquea tecnica in Italia, ricordando il ruolo pionieristico da lui avuto nel 1993 con l’introduzione dell’agenzia IANTD. Questa scuola ha portato in Italia la didattica avanzata per l’uso di Nitrox e miscele ternarie, aprendo alla possibilità di immersioni profonde con elevati standard di sicurezza.
L’intervento ha anche toccato il tema dell’interazione tra subacquea tecnica e ricreativa, evidenziando come molte innovazioni abbiano avuto ricadute positive su attrezzature e procedure oggi comuni. Accenniamo inoltre al rebreather CCR Symbios, sviluppato da Anne Sieber, e anche se l’assenza di quest’ultima non ne ha reso possibile l’illustrazione, in quanto sussiste comunque il senso di notizia nel valore aggiunto dato dall’innovatività dello strumento.
Il Batiscafo Trieste e la rivista Nord Adriatico Magazine
L’Assessore Giorgio Rossi ha presentato il progetto per la realizzazione della replica in scala 1:1 del batiscafo “Trieste”. L’intervento, introdotto da Silvio Maranzana di Nord Adriatico Magazine, ha illustrato i dettagli tecnici e organizzativi della futura esposizione del mezzo presso il Museo “Diego de Henriquez”.
Il progetto, sostenuto dal Comune di Trieste, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da sponsor privati, si basa sui disegni originali dell’ingegnere Auguste Piccard. Enrico Halupca, giornalista e autore del libro dedicato alla storia delle origini del batiscafo, ha approfondito gli aspetti storici e documentali del progetto, che intende riportare simbolicamente il Trieste nella sua città natale.
Una missione e un progetto in grado di riaffermare in chiave moderna lo stesso spirito visionario che animò i primi ideatori del batiscafo più celebre al mondo.
L’affondamento del Conte Rosso
In occasione dell’anniversario dell’affondamento del piroscafo Conte Rosso, è stato proiettato il documentario “La notte del Conte Rosso” in piazza Unità d’Italia. Il film, presentato da Mario Bonetti e Giovanni Zanotti, ha rievocato la tragedia che nel 1941 causò la morte di 1297 giovani militari italiani.
L’iniziativa, promossa da Mare Nordest con la collaborazione del Nastro Azzurro Trieste e delle case di produzione Podet Production ed Emerafilm, ha suscitato grande commozione. Sui social, numerosi partecipanti hanno espresso la loro gratitudine, come Marina e Annalisa Dal Bon, nipoti di una delle vittime.
La vicenda è ancora ammantata da un fascino particolare, di pertinenza subacquea, dal momento che a tutt’oggi non si conosce l’esatta localizzazione del relitto sul fondale bensì soltanto il suo punto di affondamento in superficie; ma essendo la profondità sottostante molto elevata è possibile che il relitto si trovi sul fondo a notevole distanza dalla verticale. Il che tuttavia lascia aperte possibilità e speranze per una sua futura ricerca e individuazione.
ImmagiMare, “Il” Libro
Durante la rassegna è stato presentato il libro “ImmagiMare – immagini e parole dal mondo sommerso” di Romano Barluzzi (nella foto) e del fotosub Emanuele Vitale. L’opera propone un approccio narrativo e visivo al mondo subacqueo, con l’intento di avvicinare anche il pubblico scolastico alle tematiche del mare.Il volume, edito da DIPLE, intreccia fotografie evocative con testi narrati e riflessivi, configurandosi così come strumento educativo adatto anche all’ambito didattico. Gli autori e gli organizzatori di Mare Nordest hanno sottolineato l’originalità e la portata pedagogica del progetto.
Mare Nordest 2025 ha abbracciato numerosi altri ambiti, dalla nautica (sia a motore sia a vela) alla climatologia, passando per le arti, la blue economy e il nuoto in acque libere, ma la subacquea ha costituito, ancora una volta, il perno centrale dell’intero evento…così in questo resoconto di certo parziale ci siamo volutamente attenuti ai temi maggiormente subacquei.
Mare Nordest 2025 ha abbracciato numerosi altri ambiti, dalla nautica (sia a motore sia a vela) alla climatologia, passando per le arti, la blue economy e il nuoto in acque libere, ma la subacquea ha costituito, ancora una volta, il perno centrale dell’intero evento…così in questo resoconto di certo parziale ci siamo volutamente attenuti ai temi maggiormente subacquei.
L’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee rinnova il proprio sostegno alla manifestazione e ai suoi protagonisti, augurando alla collaborazione con Mare Nordest un futuro di crescita continua.
Organizzazione:


Coorganizzazione:


Patrocini:


Collaborazioni:


Junior Sponsor:

Gold Sponsor:

Silver Sponsor:

Media Partner:
